giovedì 4 dicembre 2014

LA MAGISTRATURA POLITICANTE E LA CUPOLA DI ROMA


A Roma hanno beccato qualche ladro di polli, delinquentelli e politicanti di serie B talmente insospettabili che ci avevano scritto libri e perfino fatto una fiction. E' la stessa manovra, tipica di quella parte della magistratura che fa politica che, casualmente, proprio prima delle europee ha (ri)beccato pensionati del calibro di Primo Greganti, che fa il lavoro sporco per i nomi pesanti della sinistra italiana, da quanto? 30 anni? Chi sta ai vertici ne esce sempre impunito, ecco cosa esce da Expo e da questa retata di sfigati nella capitale.

Alle europe la cosa ha funzionato benissimo per mettere in fuga quel tipo di elettorato non militante. Schifare le persone della poltica è fargli disertare le urne infatti è proprio un piano ben preciso portato avanti dal sistema corrotto dell'informazione (dando solo cattive notizie), parte della magistratura e ovviamente i consueti poteri sovra-nazionali che tirano i fili della nostra politica (CIA in primis).

Ma come si fa a credere che simili pagliacciate abbiano tale evidenza mediatica per caso? Casualmente questa gente era in torta con chi gestisce i fondi destinati ai campi rom e all'emergenza abitativa, giusto per mettere ancora un pò di benzina nel serbatorio della Lega, come se non fosse bastata la propaganda vergognosa fatta a reti unificate prima della tornata elettorale delle regionali.

Il sidanco di Roma Marino è un emerito incapace, un fesso, ma non è un corrotto, evidentemente c'è un piano per mandarlo a casa e mettere lì uno del giro come in regione, sta tutto in questa frase di Massimo Carminati: "Perché de Zingaretti se fidano, de Marino non se fida nessuno". C'è altro da aggiungere?

La vera cupola mafiosa è composta da PD, Lega, Forza Italia, Ncd ecc. che oggi hanno votato contro l'uso delle intercettazioni dell'amico comune Azzolini, presidente commissione bilancio del Senato, indagato per associazione a delinquere, abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali. Basta?

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