domenica 11 gennaio 2015

IL FALSE FLAG DI PARIGI

Non c'è dubbio che la scena madre dello snuff movie girato dall'Istituto Luce internazionale a Parigi sia l'esecuzione del poliziotto a terra, finta e con effetti speciali pessimi. Ad oggi nessuno ha dato una spiegazione logica ai seguenti punti:

1) Perché l'AK-47 spara senza rinculo
2) Perché non c'è una goccia di sangue nonostante la distanza ravvicinata
3) Perché tale fucile sembra leggero come un fuscello, usato con disinvoltura con una mano sola
4) Perché il corpo del poliziotto quando viene colpito non si muove di un millimetro
5) Perché  il fumo non esce dalla canna del fucile ma dalla mano del poliziotto, come ampiamente visto in rete
6) Perché non c'è la fuoriusita del bossolo e non si vede fumo in corrispondenza del carrello
7) Perché non esistono altri testimoni oculari della scena e la via è deserta
8) Perché un filmato così inizia tempestivamente con i terroristi che escono dall'auto e non solo dopo aver sentito i colpi da arma da fuoco come sarebbe plausibile. Preveggenza del filmaker?
9) Perché l'operazione si svolge con calma olimpica, con tanto di passeggiata dei due e recupero della scarpa, messa lì forse per dare più credibilità ad un'azione concitata che concitata non lo è affatto
10) Perché chi ha ripreso i due terroristi e diffuso le immagini, Amchai Stein, è casualmente il vice direttore di una TV israeliana, IBA1. Il Mossad non c'entra?
11) Come mai l'auto usata per la fuga è stata abbandonata proprio davanti ad un ristorante Kosher che si chiama "Le Patistory". Da lì chi ha fornito loro la seconda Citroen grigia? Un agente Sayanim?

Facciamoci una semplice domanda: se questa scena è stata girata come un episodio di Miami Vice, tutto il resto che ne deriva secondo la versone ufficiale, può essere credibile?